Parleremo di musica, di emozioni e di passioni.

Saturday 25 June 2011

Pino Daniele & Eric Clapton - Rockstar si nasce

Potevo mai mancare ad un concerto simile? Pino Daniele ed Eric Clapton insieme? Per giunta anche per beneficenza? In una regione tra le più belle d'Italia? In una serata dal clima speciale? Tra un pubblico caldo, di tutte le età dove potevi persino farti un panino con la "parmigiana" fatta in casa?
Direte voi: ma esistono ancora queste cose? Se siete rockstar sì. Beh Pino e "Slowhand" lo sono. Da sempre. Sanno rendere le cose speciali. Senza strafare. Senza "megaimpianti" e "megastadi".
In fondo serve poco. La musica e l'anima.
Allora ti viene naturale cantare "A me me piace 'o blues e
tutt'e juorne aggio canta'" (scusate ma non so scrivere il napoletano), e non poteva che essere Pino ad averla scritta questa canzone, oppure salire sul palco vestito quasi come un "clochard" (con occhiali impeccabili però) ed ammaliare tutti con "wonderful tonight" che altri che Clapton poteva suonarla e scriverla.
Beh il concerto non ve lo racconto ... non si raccontano certe cose. Difficile poi raccontare le emozioni.
Dico solo che è stata una serata a cui non si poteva mancare.
E comunque ricordate sempre:
"A che serve sta' accussì ... sempe 'ncazzati, ma po' pe chi?"

Friday 17 June 2011

My Backstage

Immagini dal backstage ... beh insomma immagini, diciamo sensazioni.
Dopo 3 anni e passa di concerti in SL, esiste, almeno per me, un backstage di ogni evento. Vi sembrerà strano, ma è così.
Non parlo di rituali o di chiassosi backstage popolati da fans, groupies, manager e amenità varie.
Il mio è un backstage solitario (almeno quello che precede il concerto), il momento in cui decido a grandi linee una scaletta (fossi mai riuscito a mantenerne una); è anche l'occasione per scaldare i "muscoli", il motore (la voce, gli assoli), verificare tecnicamente che tutto sia a posto (tanto immancabilmente qualcosa va storto).
E' un momento comunque unico, personale, a volte persino intimo; un momento che appartiene solo a me, ma non per egoismo o chissà quale forma di edonismo (in fondo sono rockstar): è che ho bisogno di raccogliere le idee e trovare l'ispirazione se non altro per il momento in cui lo streaming parte e il micorofono si accende.
I minuti topici sono quelli che precedono l'imminente inizio: uno sguardo al posto dove sei, a quante persone ci sono (non controllo semplicemente il numero ma cerco tra i nomi se conosco qualcuno). Il momento comunque in cui avverto sempre un po' di tensione: cosa si aspetta chi mi ascolta? Non mi chiedo mai se piacerà o meno la mia musica; in fondo in un concerto sicuramente la musica è la parte fondamentale e portante, ma è altrettanto vero che quello che dici, quello che non dici, e soprattutto come lo dici, può determinare se riesci ad entrare nel "mood" di un evento live.
Certo gli avi sono pixels, e come tali sono intangibili e se vogliamo anche irraggiungibili, ma per me è fondamentale "sentire" che il pubblico c'è. Possono essere 5 o 10, ma anche 40 o 50: alla fine quello che conta è riuscire ad entrare in qualche modo in contatto con loro.
Ed in questo sicuramente il compito del musicista SL è più difficile: in RL basta a volte uno sguardo o una smorfia per far capire ogni cosa. In SL devi farlo con la musica, come la proponi, come ti presenti, come parli con le persone.
Ecco il mio backstage è questo: la ricerca della giusta direzione e atmosfera per tutti indistintamente. Non esistono fans di serie A o serie B. Siete tutti uguali indistintamente.
Forse sarebbe bello condividere il backstage con qualcuno, parlare, ridere, scherzaree poi cominciare a suonare. Forse. Io per adesso non ci riesco. Forse dovrei provare. Forse.
Aloha

Sunday 12 June 2011

Sono Solo Canzonette ?!?

Come diceva Edoardo, o meglio come cantava, forse è proprio vero. Alla fine sono solo canzonette.
Beh insomma, certo a volte ci possono sembrare canzonette.
Non voglio parlare di differenze tra musica "seria" e "canzonette".
Non voglio nemmeno erigere un muro tra la chi la musica la consuma e chi la musica la crea.
A volte ho l'impressione come musicista-che-musicista-non-è-ma-vorrebbe-esserlo (riassumendo diciamo rockstar) quello che creo, canto, suono, scrivo in fondo non è che si possa definire molto più di "canzonette".
Non lo so. Sinceramente non che mi interessi avere certezze di questo tipo. Finchè mi divertirò nel farlo, e soprattutto finchè avrò e sentirò l'esigenza di farlo, continuerò a farlo.
Aloha

Sunday 5 June 2011

Grazie rockstar !

Sembra strano ma anche le rockstar a volte non hanno niente dire. Anzi, forse la maggior parte delle volte non hanno niente da dire al mondo e cosi' sembra che siano in un momento di riflessione o di pausa creativa, di meditazione o di ricerca di ispirazione. Niente di tutto questo purtroppo. Cazzeggiano e basta. Non pensano minimamente alla musica (la loro o quella di altri), semplicemente fanno quello che fanno tutti gli altri.
Direte voi ... Ma allora che rockstar e'?
Questo me lo chiedo anch'io ...ma non c'e' una risposta. L'immagine di rockstar che tutti noi abbiamo nella testa, che abbiamo idealizzato, di cui magari siamo fan purtroppo e' unn'immagine sicuramente fin troppo stigmatizzata e abusata. A me piace pensare invece a tutte quelle rockstar che non hanno gossip o leggende che parlano di loro, non hanno nemmeno un fan forse, o non sanno nemmeno di averne (magari non sanno proprio niente di musica): parlo di quelli che ogni giorno vivono da rockstar in modo inconsapevole o quantomeno incosciente, quelli che fanno cose normali ma le fanno da rockstar.
Da loro in fondo nascono le mie canzoni. Dalle loro vite, passioni, amori, incazzature, delusioni, sogni, speranze e dubbi.
Grazie a voi che siete le vere rockstar!