Parleremo di musica, di emozioni e di passioni.

Sunday 1 June 2014

I am here

Lo so quando si decide di cambiare vita inevitabilmente si creano macerie. Fa parte del gioco che poi un gioco non lo e' mai. Cosi' ho deciso di cambiare vita. Definitivamente. Non cerco giustificazioni per le scelte che faccio. Sono cosciente delle conseguenze. Lo sono sempre stato e non ho mai cercato di scaricarle a terzi.
Ho fatto e faccio continuamente errori e non sono perfetto e non pretendo di non essere giudicato. Anche questo fa parte del 'gioco'. Io non ho mai giocato su questo semplicemente perche' non mi piace giudicare le persone.
Cosi' ho capito che la mia vita richiedeva piu' attenzione e soprattutto che valesse la pena di viverla.
Viverla nel modo che in questo momento avesse senso e riuscisse a darmi una visione oltre quel 'vivere alla giornata' che era diventata consuetudine quotidiana.
Forse ho una visione 'poetica' della vita, ma non voglio pensare diversamente.
Forse molti sono terrorizzati dal pensare di dover ricominciare da capo, ma forse ne vale la pena.
Non c'e' una risposta certa e sicura per questo. Sarebbe tutto troppo semplice. Magari per un eremita e' piu' semplice cambiare, ma per chi ha una vita 'sociale' sicuramente e' destabilizzante. Le insicurezze che ne scaturiscono diventano a volte un peso, ma poi pensandoci bene, quante volte dobbiamo affrontare dei cambiamenti che in fondo sono una via di mezzo, un compromesso tra i nostri desideri e quello che poi riusciamo a realizzare?
E quanti di questi compromessi alla fine siamo in grado di sopportare? Ognuno ha il proprio livello di sopportazione. Il mio era arrivato ormai al capolinea. So quanto ho dato, quanto ho ricevuto. Ma non recrimino nulla.
La corsa ricomincia. I am here.

Monday 10 February 2014

L'Arte di Copiare

Lo so non scrivo molte parole, per quanto riguarda le frasi ancora stento ... insomma questo blog è "scarso", in quanto a frequenza di aggiornamenti e contenuti.
Diciamo che preservo le mie energie in altre attività che forse meglio si adattano al sottoscritto. In genere scrivo se ho qualcosa da dire (questo vale anche per il parlare). A volte lo faccio solo per parlare con me stesso.
A quest'ora di notte il pensiero che proprio non mi ha fatto resistere è quello di parlare dell'arte di copiare.
Ci sono molti esempi di questa "raffinata arte", soprattutto se il risultato supera l'opera originale, l'arricchisce o in qualche modo la rende unica. A volte non si "copia", ma si prende spunto (questo per i musicisti, gli artisti in genere è una regola quasi immacolata) per creare qualcosa di "nuovo" e magari si spera di "migliore".
Quando però vedo "copiare" le idee, e le vedo copiate pure male, accompagnate da pessimo gusto e da una proverbiale e sconcertante sfacciataggine resto veramente basito.
Basito perchè se il copiare si limita a "ispirarsi" a qualcosa che qualcun altro ha precedentemente creato può essere un'operazione intelligente che va comunque sostenuta, quando diventa un esercizio di tipo "carta carbone" (usata naturalmente), penso che queste persone abbiano veramente perso l'occasione un'altra volta ancora non di "pensare" ma di dimostrare che "possono anche essere in grado di pensare". Già il pensiero, dare fondo alle idee, lo so, non è pratica facile: richiede soprattutto onestà intellettuale. Ma in questi casi non si scorge nemmeno un lumicino di semplice "onestà". Figuriamoci di quella intellettuale.