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Friday 8 July 2011

Io Non Mi Dimetto Da Rockstar !

Pensate ero appena tornato dal concerto di Pino e Slowhand e cosa leggo su tutti i giornali ?
"Mi dimetto da rockstar" firmato Vasco. Ma come ora che divento rockstar anche io lui si dimette?
Poi ho letto meglio (sì non leggo solo i titoli o guardo le fotografie) e insomma da quello che sembra stop ai grandi concerti, alle grandi folle, al business che in fondo ci gira intorno.
Poveri fans ho pensato. Ho rispetto dei fans. Li ammiro. Io non riesco ad essere fan di nessuno in fondo. Mi piace troppo la musica per riuscire a preoccuparmi di una sola rockstar. Ne seguo tante. Soprattutto ne ascolto tante.
Se pensate che Vasco è rimasto l'unico che in Italia riesce a riempire stadi da 70mila persone o circa, direte: "E chi ci rimane?".
Alla fine ho pensato: forse non è poi così male che si dimetta. Intendetemi: amo Vasco (anche se l'ultimo CD non mi entusiasma a parte alcuni testi che ritengo geniali) però per come l'ho vissuto io, per la musica che ha creato, per tutto ciò che ha rappresentato penso ci sia tempo per ogni cosa. E adesso penso che sia finito il tempo dei grandi concerti, delle grandi folle e se vogliamo del grande business. Sì perchè in fondo Vasco non ne ha bisogno, forse ne hanno bisogno quelli che girano intorno a Vasco. Le major prima di tutto, che fanno fatica a campare con i numeri attuali (vendite e concerti), il merchandising, i tour ... insomma Vasco è un'industria a dirla tutta.
Poi leggo che Pino Daniele abbandona le major, che vuole finalmente sentirsi libero (così suona per beneficenza con Clapton e crea un evento unico e irripetibile).
Insomma forse le rockstar poi non sono e non pensano solo in grande. Non diventano solo industria da sfruttare.
Forse è come scriveva il mio idolo Diego De Silva (scrittore ma rockstar fino al midollo):
"Era questo che faceva la musica rock, quando esisteva (non oggi che accompagna le sfilate degli stilisti): dava del tu alla realtà. La prendeva di petto e la metteva in musica e parole, senza attenuanti. E se faceva poesia era incidentalmente che la incontrava. Quando ha perso questa funzione di svelamento dei fatti, la musica rock è morta. Oggi Finardi ha superato i cinquant'anni, e si è rimesso a fare il blues" (Diego De Silva - Non avevo capito niente).
Insomma quello di Vasco (e di qualcun altro) lo leggo come un segnale: le rockstar non si dimettono mai. Al massimo tornano a fare il blues.
Aloha

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