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Sunday 10 May 2015

Per chi sogna un Mac ...

So che questo post non piacerà a molti ...ma non importa!
Dopo 30 anni di informatica penso di avere qualche competenza e anche di poter esprimere qualche giudizio, ma non voglio stilare una recensione tecnica. Ce ne sono già a migliaia.
Cercherò di essere imparziale. Unica premessa non vendo informatica (mi occupo di applicazioni web e di gestione di server web).
Gestisco o possiedo in un modo o nell'altro notebook, pc, mac, server e cloud.
Tutte le piattaforme praticamente (includendo android e iOS) e con esse o ci lavoro o le utilizzo per scopi personali (musica, fotografia, ecc.).
Il mio background e la mia esperienza è partita dai sistemi server proprietari (digital e microsoft, ma anche qualche hp e altro ormai diventata preistoria informatica) prima che arrivassero i pc o comunque i sistemi laptop 'personali'. Ho lavorato su un laptop mac prime edizioni (non chidetemi il modello ... correva l'anno 1983 e magari molti di voi non facevano nemmeno le elementari), ma nello stesso momento caricavo dati su un mainframe mediante tty 35 a banda perforata. Il primo disco fisso su cui ho lavorato era da 1 MB, aveva un diametro più grande rispetto ai 33 o LP, e richiedeva una taratura dell'alimentatore settimanale al fine di evitare possibili perdite di dati.
Questo post nasce quindi da esperienza diretta, ma soprattutto dall'osservazione di quelli che sono gli utenti attuali di tecnologia informatica.
Proprio oggi ero in un negozio di abbigliamento e mentre aspettavo in coda per pagare, ho notato un ragazzone che non aveva più di 16 anni e che mi è sembrato essere lo stereotipo di quello che Steve Jobs sognava. Abbigliamento easy quasi grunge e mentre aspettava in coda (insieme alla mamma ...) portava in mano un bel macbook 13" e un iphone 5 o 6 (non ho visto bene). Ora per quanto un quindicenne possa essere un genio, e quindi già 'produrre codice' per un nuovo tycoon dell'era moderna (vedasi lo Zucco del libro delle faccette), mi sono chiesto: cosa mai ci farà codesto ragazzino con quest'armamentario in un centro commerciale di domenica (pieno di chiassosi pargoli e ristoranti che pullulano di orde affamate e sbraitanti) con i suoi circa 3000 euro sotto braccio?
Le opzioni risultanti sono:

  1. è un genio della programmazione e in qualsiasi posto sia deve poter utilizzare i suoi strumenti di lavoro
  2. sta portando il suo mac a riparare (nel centro apple si intende)
  3. sta mostrando alla gente i suoi status symbol e quindi la sua posizione sociale
  4. è un pirla (compresa la mamma naturalmente)
Osservandolo bene ho capito che non era un genio. Di solito i geni non vanno la domenica mattina nei centri commerciali (certo anche io non sono un genio ... ero lì per un cambio merce e ho approfittato per fare un giretto) e tanto meno amano fare la fila (comprano online) perchè non hanno tempo da perdere in parcheggio, code e tutto quello che caratterizza ormai la vita quotidiana di molte persone.

Seconda osservazione: il mac non si rompe (buona questa) ... uno dei miei si è appena fuso durante un aggiornamento di iOS. Da buttare ... almeno ho recuperato il disco ...lo hanno recuperato per una 'modica' cifra. Operazione che in passato invece ho potuto fare personalmente per me stesso e per moltre altre persone, amici inclusi,su altri sistemi (laptop, notebook e server) che non provengano da Cupertino. Operazione che in 2-3 ore si può fare tranquillamente (compreso ricaricare i dati). Io ho aspettato 45 giorni per un recupero dati da disco apple.

Certo che mostrare questo insieme di tecnologia della mela, così di moda, così acclamata dalla folla vi fa sembrare 'importanti'. Per cosa? Per chi? Queste sono domande alle quali non ho ancora trovato delle sane risposte. Sociologi esperti cercasi.

Non era un pirla. Non giudico le persone che non conosco quindi ho scartato subito l'ultima ipotesi.

Alla fine di questo gioco (che ho usato come passatempo durante la mia coda alla cassa) ho capito che la tecnologia oggi è diventata importante non solo per gli strumenti che offre ma anche come accessorio personale. Non importa che utilizzo ne fai, non importa se lo usi veramente. L'importante è possederlo, ma soprattutto mostrare di possederlo.

Ebbene in tutti questi anni non mi è mai capitato di osservare tale situazione. Io che quando non ci lavoro o mi ci diverto il macbook lo lascio a casa (non sono mica matto di portarlo con me, sia per il peso e per altri ovvi motivi, ma soprattutto perchè mi piace pensare, osservare e fare dell'altro). Proprio oggi ho scoperto che avevo il cellulare scarico mentre ero in coda. Non è un dramma. Possiamo farne a meno.

Allora tutto questo cosa significa? Significa che alcuni 'filosofi' della tecnologia, quando diventano guru o acclamati come tali risultano essere dei pericoli sociali, che sono in grado di modificare o comunque influenzare la vita delle persone al punto da farle diventare talmente ridicole (soprattutto verso se stesse) e completamente assuefatte ad oggetti che in certe situazioni e momenti sono superflui e inutili. Trasformare tutto ciò che è superfluo in alcune situazioni, in oggetti che diventano accessorio 'di moda' come fossero un paio di scarpe o le stesse mutande, da vestire, ma soprattutto mostrare, è sicuramente un'operazione da geni del marketing. Dopo Prada, Gucci, D&G ora anche Apple è diventata una casa di moda (in linea con i prezzi).

Per tutti quelli che sognano il Mac ... consiglio delle sane passeggiate in compagnia di amici o della propria amata o famiglia. Scoprirete che non è poi così indispensabile averlo. Se dovete usarlo per lavoro fate la vostra scelta ... ma che sia una vera scelta.
Se il vostro vigore informatico si riduce a facebook e qualche raro acquisto online (perchè non vi fidate) o godervi le vostro foto/video, allora si può fare tutto questo senza spendere un capitale (lo si può fare online e credetemi potete farlo anche con un sistema di 200/300 Euro e alla grande). 
Con i soldi risparmiati compratevi una bella bici, o uno scooter/moto usata e godetevi le vostre domeniche in modo diverso. Magari fate una vacanza (ma lasciate a casa il pc).

Saluti.
Swina Allen

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