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Monday 16 May 2011

Suono, non suono o sono suonato ?

Quale dilemma per un musicista-che-musicisita-non-è-ma-musicista-vorrebbe-essere !
Beh Second Life certamente è un'occasione più unica che rara per poter liberamente esprimere la propria passione per la musica. Nel mio caso non solo quello di avere la possibilità (non poi così scontata) di ascoltare molti concerti live, ma anche quella di poter "suonare".
Beh io questa domanda me la sto facendo da più di 3 anni dopo non so quanti concerti live (tutti voce e chitarra live ... mai mandato un mp3).
All'inizio è stato un gioco, fatto più che altro per conquistare qualche fan (femminile si intende) e soprattutto per guadagnare qualche linden per mantenermi un locale che faceva acqua da tutte le parti (finanziariamente parlando).
Poi c'è stata la crisi economica mondiale (la mia crisi economica era già in atto da decenni per questo alla fine ero contento di essere in felice compagnia), l'inevitabile aumento dell'offerta a fronte di un crollo della domanda (i soldi sono finiti per capirci meglio), così ho sciolto il mio gruppo (The Moodies - "always in my heart") per mancanza di fondi il 27 del mese, ho preso una pausa riflessiva (ispirazione zero per farvela breve), mi sono innamorato almeno 2-3 volte (io mi innamoro di tutto non solo delle femminucce) e ho cominciato a fare un bilancio.
Il mio bilancio è molto "sintetico", anzi direi si riduce ad una lista. Non ci sono entrate ed uscite, o per lo meno non come le intendete voi, e ora vi dico i numeri ... cercherò di essere il meno asettico possibile.
62 canzoni .. ehm la lista non è una lista ... c'è solo una parola con un valore.
Sì in 3 anni ho "partorito" 62 canzoni e la cosa che mi fa veramente "arrabbiare con me stessso" non ho ancora pubblicato un CD su iTunes, o sul mio sito.
Ho suonato dapertutto, con gente da tutto il mondo, in situazioni precarie, ho incontrato migliaia di persone, alcune di esse sono diventate "amiche" (dico amiche vere non di quelle da un saluto ogni tanto). Con alcune di esse ho riso e pianto. Anche annoiato. Alcune le ho amate, altre le amo ancora (ci sono molti modi per amare una persona), ma una cosa è sicura.
Non ho mai cercato di essere qualcun altro, qualcuno che non potevo e non posso essere: una rockstar. O meglio sono una rockstar, mi sento rockstar ma nel senso che non faccio la rockstar.
Questo mi hanno insegnato questi 3 anni da "rockstar". Penso che se hai la musica nel cuore prima che nella testa, non ci sia bisogno di fare la rockstar. Lo sei già. Indipendentemente se sai fare una diminuita al volo o un assolo "perfetto".
La perfezione non esiste nella musica. E' fatta dall'uomo, potrà mai essere perfetta?
Diciamo che può portare a sensazioni, emozioni, pulsazioni che sembrano perfette. Ma il tutto è soggettivo e molto occasionale.
Quello che ho fatto e cerco di fare io con la mia musica (tengo a precisare la "mia musica") non è niente. Non so chi ascolta la mia musica, non so chi la scarica, non so nemmeno a quanti effettivamente piace. Non mi interessa questo. Mi interessa solo poter pensare che qualcuno riesca a provare le stesse emozioni o almeno provare qualche emozione, le stesse che ho provato io scrivendole, le stesse che provo io ad ogni concerto. Il resto non conta.

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